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TERRITORI PILOTA – A Messina 6 assemblee per informare la cittadinanza su come presentare proposte al Comune. Disponibili 110.000 euro

Fino al 30 agosto la cittadinanza messinese può presentare proposte su come spendere i circa 110.000 mila euro messi a disposizione dalla legge regionale che obbliga tutti i Comuni Siciliani a utilizzare almeno il 2% dei trasferimenti regionali annui con forme di democrazia partecipata, cioè coinvolgendo i cittadini nella scelta delle azioni di interesse comune

“Oltre” la democrazia partecipata: il caso “RiAttiviamo stu Jardinu” a Termini Imerese

L’anno è il 2021. Ma quello è solo l’inizio della storia. La storia, infatti, prosegue. Ed è “importante, anche per cogliere appieno il senso della democrazia partecipata, scoprire quali meccanismi possono scattare nelle comunità locali dopo la realizzazione dell’opera finanziata con i fondi della democrazia partecipata”, spiega Giuseppe D’Avella del team del progetto di monitoraggio

TERRITORI PILOTA – Il 28 luglio a Paternò la prima assemblea pubblica per il processo di democrazia partecipata 2023

Venerdì 28 luglio, alle ore 18:30, in piazza Umberto a Paternò è in programma la prima assemblea pubblica dedicata al processo di democrazia partecipata 2023.  Paternò, come ogni altro Comune siciliano, ha a disposizione ogni anno delle somme che, secondo la legge regionale 5/2014 (e successive modifiche), devono obbligatoriamente essere spese coinvolgendo la cittadinanza nella

TERRITORI PILOTA – Due mesi dopo, cos’è successo nei 14 Comuni di “Interrogazione in democrazia partecipata”

Quando i giovani chiamano e la politica risponde, è sempre una buona notizia. È successo nelle scorse settimane a Tortotici, Brolo e Galati Mamertino, tre dei 14 centri del Messinese protagonisti di “Interrogazione in democrazia partecipata”, l’incontro organizzato il 3 maggio dal Liceo Scienze Umane dell’Istituto “Sciascia – Fermi” di Sant’Agata di Militello in collaborazione

TERRITORI PILOTA – Messina, parte il processo di democrazia partecipata 2023 con significative novità

Tutte in un giorno, il 30 giugno, e tutte molto importanti le novità per la democrazia partecipata a Messina. In un primo momento il Consiglio Comunale ha approvato le modifiche al Regolamento Comunale per l’utilizzo dei fondi di democrazia partecipata proposte dall’assessore Minutoli. La novità principale riguarda l’introduzione chiara di una fase (la n. 6

TERRITORI PILOTA – Avola, al via gli incontri pubblici di informazione e sensibilizzazione

Il 29 giugno, presso il Centro Giovanile Falcone-Borsellino di Avola, “Spendiamoli Insieme” ha organizzato insieme all’associazione Acquanuvena e alle Associazioni in Rete di Avola la prima assemblea pubblica relativa al processo di democrazia partecipata 2023. Avola è uno dei territori pilota selezionati dal progetto per la sperimentazione di processi di democrazia partecipata più efficaci ed

TERRITORI PILOTA – La “svolta” di Paternò: per la prima volta parte il processo di democrazia partecipata

È un 2023 da ricordare quello di Paternò. La grossa cittadina del Catanese, circa 46 mila residenti, ha risorse annuali di democrazia partecipata che viaggiano attorno ai 20 mila euro. Risorse che da sempre sono andate perse. Mancava il regolamento e il processo previsto dalla normativa non veniva realizzato. Risultato: nulla di fatto. Zero progetti,

Comune avvisato, mezzo salvato. Pochi giorni alla scadenza del 30 giugno

Sono circa 170 i Comuni per i quali, ai sensi della normativa siciliana, è un obbligo attivare i processi di democrazia partecipata entro il 30 giugno. Si tratta di quelle città che – almeno secondo l’ultima assegnazione ufficiale della Regione, risalente al 2020 – hanno a disposizione ogni anno dai 10 mila euro in su.

La scadenza del 30 giugno e le nove “capitali”

A pochi giorni dalla scadenza del 30 giugno, data entro la quale i Comuni con più di 10 mila euro disponibili dovrebbero pubblicare l’avviso di avvio del processo di democrazia partecipata, cosa sta succedendo nelle “capitali” siciliane? Ad Agrigento fondi al di sotto dei 10 mila euro Il primo fatto è che uno dei capoluoghi,