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Nel Palermitano i casi-simbolo di svolta positiva

Palermo, Quattro Canti

Nell’anno dei record positivi (impegni di spesa raddoppiati, regolamenti mancanti dimezzati, solo per dirne qualcuno) che è anche l’anno in cui la Regione decreta il depotenziamento della legge dedicata (qui la raccolta firme per proteggere e migliorare la legge regionale), è il Palermitano ad avere alcuni dei principali casi-simbolo di rilancio della democrazia partecipata siciliana.

Nel Catanese aumenta del 31% l’uso dei fondi

Circa 700 mila euro la somma spesa (o appostata) nel 2023 nel totale dei 58 Comuni dell’area metropolitana di Catania; 39 i processi avviati e 32 quelli conclusi; 87 i progetti civici finanziati. La “fotografia” generale è questa. Ma il confronto con l’anno precedente dice di più. E il primo dato è – a conti

Il report sulla democrazia partecipata in Sicilia nel 2023

A quasi dieci anni dall’emanazione della legge siciliana sulla democrazia partecipata, che obbliga i Comuni dell’isola a destinare almeno il 2% delle somme ricevute ogni anno dalla Regione a progetti proposti e votati dalla cittadinanza, il bilancio dell’applicazione della norma è in netto miglioramento: numero delle città coinvolte in costante aumento e fondi impegnati quasi

TERRITORI PILOTA – Partinico, fino al 24 dicembre si svolgono le votazioni. Ecco le informazioni per scegliere tra le 17 proposte ammesse al voto

democrazia partecipata partecipanti a assemblea Partinico 14 Dicembre inaugurazione votazione e presentazione delle proposte

Sport, salute, educazione, solidarietà, sicurezza, rigenerazione urbana e riqualificazione ambientale. Sono alcune parole chiave per descrivere le 17 proposte ammesse al voto per il processo di democrazia partecipata 2023 del Comune di Partinico, che quest’anno, per la prima volta ha attivato le procedure di coinvolgimento della cittadinanza previste dalla legge regionale siciliana 5/2014. Nemmeno 24

“Scriviamola Insieme”, raccolta firme per una nuova legge sulla democrazia partecipata in Sicilia

“Scriviamola Insieme” è la raccolta firme (disponibile al link https://chng.it/SKS66dsqZ8) per difendere e rafforzare la legge regionale sulla democrazia partecipata in Sicilia, appena modificata, in peggio, dal governo regionale. A lanciarla è Parliament Watch Italia, l’associazione che cura “Spendiamoli Insieme”, progetto che dal 2021 – grazie al sostegno di Fondazione con il SUD – promuove

TERRITORI PILOTA – Partinico, dal 14 dicembre al via la votazione delle 17 proposte presentate dalla cittadinanza

Dal 14 al 24 dicembre si svolgerà la fase di votazione del processo di democrazia partecipata 2023 del Comune di Partinico, che quest’anno, per la prima volta ha attivato le procedure di coinvolgimento della cittadinanza previste dalla legge regionale siciliana 5/2014. Sono 17 le proposte ammesse al voto, presentate rispettivamente da 4 istituti scolastici, 7

Democrazia partecipata 2023: “capitali” a diversa velocità

Basta un calendario per registrare le diverse velocità nelle tre “capitali” siciliane. Già le sole tempistiche dei processi di democrazia partecipata del 2023, infatti, segnano – nel bene e nel male – un bel po’ di differenze. Le tempistiche A Palermo, dove il processo è stato realizzato per la prima volta nella storia, ci sono

Messina, ecco il vincitore. Ma ci sono criticità

Il progetto di riqualificazione della piazza Stella Maris di Minissale è il più votato del processo di democrazia partecipata 2023 a Messina, con 486 degli 875 voti totali. Si aggiudica quindi il finanziamento pari a poco più di 110.000,00 €. Del progetto vincitore non si sa molto. Nel modulo di voto era presente soltanto il

TERRITORI PILOTA – Paternò, fino al 10 dicembre si svolgono le votazioni. Ecco le informazioni per scegliere tra le 9 proposte ammesse al voto

Salute, solidarietà e cura delle persone fragili, sicurezza, accessibilità, tradizione, turismo e rigenerazione urbana. Sono le parole chiave per descrivere le 9 proposte ammesse al voto per il processo di democrazia partecipata 2023 del Comune di Paternò, che quest’anno, per la prima volta ha attivato le procedure di coinvolgimento della cittadinanza previste dalla legge regionale