Nel mezzo del cammin di questo 2022, e di questa Sicilia attraversata dalla tornata delle elezioni amministrative, ci sono Comuni nei quali la democrazia partecipata è già in fase di realizzazione. Dai monumenti alle chiese, dalle strade ai giardini, dalla videosorveglianza alle vacanze-studio, le scelte dei cittadini che hanno già potuto esprimersi riguardano di tutto un po’.
E tuttavia sono poche queste scelte, perché pochi – come ogni anno di questi tempi – sono gli enti che si sono messi già in moto. Tra questi, alcuni non solo hanno già avviato i processi di democrazia partecipata ma li hanno anche conclusi, con tanto di esiti già pubblicati. Si tratta in effetti di una manciata di Comuni, su un totale di 391, e quasi tutti piccoli. Uno sta sotto i mille abitanti, è Forza d’Agrò (871) nel Messinese. Ben dieci hanno meno di 5000 abitanti: Alessandria della Rocca (2675 abitanti), Burgio (2597) e Montallegro (2454), tutti nell’Agrigentino, Piedimonte Etneo (4035) nel Catanese, Capri Leone (4400), Castelmola (1080), San Piero Patti (2693), Santa Lucia del Mela (4607), Torrenova (4434) e Venetico (3944) nel Messinese. Nella fascia 5-10 mila ci sono Pantelleria (7496) nel Trapanese, San Cipirello (5172) nel Palermitano, Camporotondo Etneo (5049) nel Catanese e Torregrotta (7410) nel Messinese. E poi appena sopra i 10 mila abitanti sono Belmonte Mezzagno (11088) nel Palermitano, Santa Croce Camerina (10741) nel Ragusano, Barrafranca (12126) nell’Ennese. Di grandezza significativa c’è Modica, nel Ragusano, con 53658 abitanti.
Sono loro i “più veloci” del 2022. Capri Leone, Castelmola, San Piero Patti, Venetico, Belmonte Mezzagno, San Cipirello e Santa Croce Camerina, peraltro, ce l’hanno fatta anche se sono stati sotto amministrative (e su di loro si dice più approfonditamente in un prossimo articolo). Comunque sia, l’insieme dei “velocisti” di quest’anno rappresenta già, pur nel numero esiguo, un bel campionamento di quanto accade in Sicilia.
A Modica pochi votanti e budget indefinito
A Modica, per esempio, il Comune non chiede alla popolazione di presentare proposte e progetti a cui dedicare le risorse e chiede, invece, di esprimere preferenze su una serie di progetti presentati dallo stesso Comune. Al momento dell’adozione del regolamento di democrazia partecipata dal Consiglio comunale, appena due anni fa nonostante la legge esista dal 2014, questa impostazione aveva fatto storcere molti musi, soprattutto tra i consiglieri di minoranza. Non solo. La normativa, già dal 2018, impone che «ogni cittadino o gruppo di cittadini, purché residenti nel rispettivo territorio comunale, può presentare un progetto».
La questione è insomma tutta da verificare in punta di legge. E tuttavia il documento è passato ed è in vigore. Non solo. A Modica di anno in anno, seppur sempre su numeri bassi, la partecipazione dei cittadini alle votazioni è andata aumentando: dai 227 votanti del 2020 si è passati ai 792 dell’anno successivo per arrivare ai 985 di quest’anno quando, con 970 voti, ha “vinto” il progetto di sostituzione della pavimentazione dell’impianto sportivo dell’Oratorio San Domenico Savio. Ma se il processo si è completato prestissimo – l’esito porta la data del 7 marzo – non altrettanto definita è la somma a disposizione. Né l’avviso né l’esito ne danno informazione. Si può però fare riferimento all’ultima informazione ufficiale, quella contenuta nella circolare della Regione pubblicata pochi giorni fa e relativa al 2020. Due anni fa Modica aveva a disposizione 35.332,00 euro. Si può presumere che sia questa, euro più euro meno, anche la cifra di quest’anno.
Pantelleria, “risposta entusiastica” alla call del Comune
Pantelleria ha altrettante risorse, anzi un po’ di più: 36.645 euro. E – con 449 votanti, di cui 407 residenti a Pantelleria e 42 soggiornanti da almeno 6 mesi, su un totale di 1.347 voti espressi – il 31 maggio il Comune li ha destinati alla realizzazione di 9 progetti. Sport, animazione, cultura e spettacolo nella rosa delle attività da realizzare: dalla pubblicazione del vocabolario Italiano-Pantesco (Nuccia Farina) allo spazio bimbi per eventi estivi (DPlanet di Dora Pia Brignone), dalla Giornata del Mare (Circolo Velico) ai corsi di vela base e speciali per persone con gravi disabilità (Lega Navale Italiana), corsi di Tennis per ragazzi indigenti (Circolo Tennis) alle attività collettive all’aperto per i più piccoli (Associazione di Promozione Sociale Resilea), da Fotografando Pantelleria (Circolo Ogigia) al Pantelleria Football Camp (Lorenzo Gabriele), alla Sagra dell’Olio Nuovo Pantesco (Simone Impellizzeri). Ma è soprattutto il numero complessivo dei progetti presentati a fare la differenza: il Comune ne ha infatti ricevuti 38. Tanto che la Giunta parla di «risposta entusiastica» dei cittadini e di «patrimonio di idee» che «non va disperso» e si impegna sia a fare il possibile quest’anno per realizzare anche alcuni dei progetti che non rientrano tra i più votati sia a rendere disponibili più fondi per il prossimo anno.
Torregrotta, l’acquisto di libri per la biblioteca già deciso a gennaio 2022
È addirittura di novembre 2021 l’avviso che apre il processo di democrazia partecipata a Torregrotta che si conclude già a gennaio 2022. Premiato il progetto “7500 motivi in più per leggere” di un gruppo di cittadini Torresi (Antonino Insana, Giuseppe Pandolfo, Giusy Basile e Pierpaolo Scibilia) che ha proposto l’acquisto di libri per favorire una maggiore fruizione della Biblioteca Comunale (la foto in apertura dell’articolo è tratta dalla pagina Fb “Rialziamo Torregrotta”. La necessità nasce anche dal fatto che sui duemila volumi oggi disponibili in consultazione soltanto il 10% ha una data di pubblicazione posteriore al 2000. Dopo un periodo di consultazioni sono stati individuati 500 titoli da acquistare. Gli obiettivi sono arricchire e aggiornare il patrimonio librario della Biblioteca e incentivare la lettura a partire dalle giovani generazioni.
Partecipazione e progettazione: piccole città crescono
E anche altrove c’è partecipazione. È datato pochi giorni fa l’esito della democrazia partecipata 2022 di Montallegro, che dal 2017 al 2021 non aveva svolto il processo. Qui a gareggiare sono state 4 proposte. E a vincere è stato (con 157 voti su 442 validi) il progetto presentato dalla Pro Loco che ha proposto una “Scritta artistica Bova Marina” dal costo di 8.637,34 euro. Il budget a disposizione è però superiore (13.076,74 euro) e i restanti 4 mila euro e rotti vengono destinati al progetto secondo classificato (con 129 voti), quello di una ringhiera in ferro per il Calvario presentato dalla parrocchia San Leonardo che integrerà a proprie spese la somma per completare l’opera.
Ad Alessandria della Rocca sono state 7 le proposte e il progetto vincitore (con 542 voti su 636 validi) è stato acclarato il 29 aprile. A conquistare 20 mila euro è stato “Una Chiesa idonea nel Cimitero comunale” presentato dal cittadino Salvatore Sicorello.
Piedimonte Etneo ha raccolto 3 proposte e concluso il procedimento il 30 maggio dando la vittoria (con 129 voti su 150 complessivi) al progetto presentato da Vincenzo Finocchiaro che prevede la ristrutturazione della villetta adiacente la piazza San Gerardo (cui vanno circa 14.300 euro).
Quelli che avrebbero potuto prendersela più comoda
A proposito di somme, le più basse toccano a Castelmola, che ha a budget 7.255 euro, Burgio che ne ha 8.600, Barrafranca che ne ha appena 5.493,65, Belmonte Mezzagno che ne ha 9.000, San Cipirello che ne ha 7.000 e Forza d’Agrò che non indica una somma ma negli anni ha avuto a disposizione una media di 5/6 mila euro.
Il dato è importante perché la normativa prevede che i Comuni che hanno diritto a più di 10 mila euro devono obbligatoriamente avviare il processo entro la data del 30 giugno. Quelli al di sotto non hanno quest’obbligo. Castelmola, Burgio, Barrafranca, Belmonte Mezzagno, San Cipirello e Forza d’Agrò avrebbero quindi potuto prendersela comoda e invece hanno fatto in fretta (con esiti pubblicati tra il 12 aprile e il 9 giugno).
Quando la tempestività non è sufficiente
Non sempre però la velocità va di pari passo con la qualità dei processi, che qui e là mostrano qualche pecca in termini di effettivo coinvolgimento della cittadinanza.
Per esempio a Forza d’Agrò è stata considerata ammissibile una sola proposta (Manutenzione e pulizia strade agricole), poi finanziata, e a Burgio e Belmonte Mezzagno, Capri Leone e Torrenova si è registrata la presentazione di un solo progetto, che poi ha “vinto”. Ma qualche differenza c’è, e val la pena di segnalarla.
E infatti a Burgio – dove si è trattato del progetto di sistemazione e rifacimento della sede stradale di via Cottitto – il principio della partecipazione sembra essere stato comunque rispettato perché la proposta unica è stata presentata da un comitato spontaneo di cittadini che si sono messi insieme per ottenere quanto voluto. Altra situazione a Torrenova dove, con esito datato 6 giugno, si è scelto di finanziare con 18.200,00 euro il progetto di attività socio culturali-turistiche e sportive presentato da quella Pro Loco Nuova Terranova che risulta la “vincitrice” di tutti gli avvisi di democrazia partecipata dal 2018 a oggi. E sempre per iniziative culturali e similia.
Anche a Santa Lucia del Mela vengono finanziati – per 18.461,59 euro – “eventi turistico-culturali”. Ma qui la storia è ancora più complicata. Il Comune, infatti, ha sempre speso le somme destinate alla democrazia partecipata, ha attivato di anno in anno gli avvisi pubblici e ha via via anticipato i processi. Nel 2016 la conclusione è datata 15 dicembre, nel 2020 e nel 2021 si è trattato d’inizio luglio, e quest’anno l’esito è stato pubblicato il I giugno. Tutto ciò avendo anche cura della partecipazione. Tant’è che quest’anno, dopo aver constatato che nella prima tornata (dal 28 aprile al 13 maggio) erano state presentate istanze “in quantità trascurabili e pertanto non sufficienti a rappresentare in modo appropriato i cittadini”, la Giunta ha scelto di riaprire i termini, dal 16 al 25 maggio. Peccato che a tutt’oggi il Comune non si sia dotato di regolamento per la democrazia partecipata. Peccato anche che i cittadini di Santa Lucia del Mela possano solo selezionare un’area tematica tra quante proposte dall’amministrazione e non possano invece presentare un progetto.