In questa pagina proviamo a fornire delle “istruzioni per la navigazione” di questo sito.
Se hai una domanda a cui non trovi risposta nel testo che segue, scrivici a info@spendiamolinsieme.it e ti risponderemo.
Secondo la legge regionale 5/2014 (art. 6, comma 1), ogni anno i Comuni Siciliani sono tenuti a spendere il 2% dei fondi che ricevono dalla Regione con forme di democrazia partecipata, quindi coinvolgendo i cittadini nella scelta dei progetti da realizzare con questi fondi.
Dal 2015 (L.R. n.9/2015 art.6 comma 2) è stata introdotta una sanzione per i Comuni inadempienti, che devono restituire la somma non spesa alla Regione.
Dal 2018 (L.R. 8/2018, art. 14 comma 6) ogni Comune deve dotarsi di un Regolamento per la spesa dei fondi, a tutela di un effettivo processo partecipativo. Quelli che hanno a disposizione più di 10.000 euro devono avviare il processo entro il 30 giugno. Due circolari esplicative (n. 5 del 9 marzo 2017 e n. 14 del 12 ottobre 2018) dell’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, sono lo strumento con cui la Regione Siciliana ha risposto ai dubbi sull’applicazione della legge sollevati dai Comuni e sono da considerarsi parte di questo frastagliato apparato normativo.
Una modifica alle legge, approvata nel 2015, ha introdotto una sanzione per i Comuni inadempienti, che devono restituire la somma non spesa alla Regione.
Nel 2016, 6 milioni e 664 mila euro.
Nel 2017, 4 milioni e 736 mila euro.
Nel 2018, 4 milioni e 173 mila euro.
Nel 2019, 4 milioni e 505 mila euro.
Nel 2020, 4 milioni e 642 mila euro.
(fonte: Assessorato Regionale delle Autonomie Locali)
Non abbiamo ancora i dati per il 2021 e il 2022.
Nel 2016, 1.655.436 euro, circa 1 euro ogni 4.
Nel 2017, 2.053.088 euro, circa 1 euro ogni 2.
Nel 2018 2.011.961 euro, circa 1 euro ogni 2.
Nel 2019 1.381.438, circa 1 euro ogni 3.
(fonte: Assessorato Regionale delle Autonomie Locali)
Non abbiamo ancora i dati per il 2020, il 2021 e il 2022.
I dati ufficiali, quelli su “somma a disposizione”, “somma spesa” e “somma restituita” sono forniti dall’Assessorato Regionale alle autonomie locali con un decreto che solitamente viene pubblicato a fine anno. Il decreto pubblica i dati ufficiali relativi a due annualità precedenti. Ad esempio, a dicembre 2020 è stato pubblicato il decreto con i dati ufficiali sul 2018.
Il verde indica che per quel Comune e in quell’anno sono disponibili documenti e/o informazioni che è stato possibile rintracciare e caricare sul sito.
Il grigio indica che i cittadini monitoranti impegnati nel progetto “Spendiamoli Insieme” non sono riusciti, fino a questo momento, a rintracciare nulla sul web per quel Comune e quell’anno.
Indica innanzitutto il Comune e l’annualità di riferimento, poi fornisce i dati ufficiali (fonte: Assessorato Autonomie Locali della Regione Siciliana) su somma a disposizione, somma spesa e somma restituita. Questi dati ufficiali sono disponibili fino al 2019.
Perché i fondi a disposizione ogni anno sono diversi, così come possono avere esito diverso i processi avviati: in alcuni anni, i Comuni possono essere riusciti a coinvolgere i cittadini e a realizzare le loro proposte, in altri anni, invece, potrebbero aver fallito ed essere stati costretti a restituire i fondi.
Oltre alle informazioni sul Comune (provincia, popolazione, sito istituzionale), sono indicati i dati su somme a disposizione, spese e restituite, la presenza o meno dei documenti previsti dalla legge (esemplificati in Regolamento, Avviso ed Esito), informazioni essenziali sul processo partecipativo realizzato (se è prevista un’assemblea pubblica, se c’è la possibilità di presentare un progetto, se la partecipazione si limita alla possibilità di esprimere una preferenza, se sono ammessi alla partecipazione anche i cittadini minorenni e quanti cittadini hanno votato).
Inoltre, se disponibili, informazioni sul progetto finanziato e sul soggetto proponente e articoli della stampa locale che raccontano il processo.
Infine, in ciascuna pagina è disponibile un modulo per inviarci informazioni più precise su ciò che descriviamo e i tasti di condivisione social.
No, non sono certamente corrette. Le informazioni presenti sul sito sono il risultato del lavoro di ricerca del progetto. Pubblichiamo ciò che abbiamo trovato navigando i siti dei Comuni e dei giornali siciliani e qualcosa potrebbe esserci sfuggito. Altrettanto certamente, ci abbiamo messo molto impegno e più passaggi di verifica. Migliorare la qualità di quest’informazione resta un obiettivo di verifica e monitoraggio civico e giornalistico che è sempre in itinere e che necessita del contributo di tutti.
Se ritieni che siano inesatte o incomplete, segnalacelo con una mail a info@spendiamolinsieme.it e provvederemo a verificarle e ad aggiornarle.
Fornisce la somma a disposizione del Comune per i progetti di democrazia partecipata, la somma effettivamente spesa e la somma restituita.
La fonte di questi dati è l’Assessorato Autonomie Locali della Regione Siciliana che pubblica ogni anno un decreto che fornisce queste informazioni, anche se riferite a due annualità precedenti. Ad esempio, a dicembre 2020 è stato pubblicato il decreto con i dati 2018.
Indica (e se ci sono linka) i documenti ufficiali, approvati dal Comune, che scandiscono i passaggi previsti dalla legge. Il regolamento è obbligatorio dal 2019 e deve essere approvato dal Consiglio Comunale. Deve illustrare le modalità del processo partecipativo.
L’avviso è il documento con cui l’amministrazione invita i cittadini a partecipare al processo.
Con “esito”, intendiamo il documento (soprattutto delibere di Giunta) che informa sulla conclusione del processo.
Abbiamo letto i documenti disponibili per ciascun Comune e abbiamo provato a valutare la qualità del processo partecipativo, secondo alcuni indicatori come:
svolgimento di assemblea pubblica;
possibilità di presentare un progetto; numero di cittadini coinvolti, etc.
Qui indichiamo i progetti che, stando a fonti affidabile (documenti del Comune, rassegna stampa) risultano finanziati.
Attenzione, non sono (e non è detto che saranno mai) progetti già realizzati. Sono progetti scelti in collaborazione dall’amministrazione con la cittadinanza per cui vengono stanziati fondi per la realizzazione.