La parola d’ordine è varietà, con alcune tendenze prevalenti e qualche scelta a dir poco eccentrica. Sui temi dei progetti sostenuti dai fondi 2023 della democrazia partecipata, i Siciliani e le amministrazioni locali si sono sbizzarriti.
Vanno forte, innanzitutto, i progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana, intesa nel senso più ampio del termine: dal pozzo per l’approvvigionamento idrico di Antillo a una miriade di interventi su piazze, strade, aree verdi, campi sportivi, piscine, parchi gioco, la maggior parte ancora solo finanziati, come l’abbellimento del centro storico di Ragalna con lavori all’uncinetto, gli interventi conservativi delle grotte del borgo rupestre a Sperlinga o lo skate park a Modica (qui il Comune ha deciso di destinare i fondi della democrazia partecipata 2023 al secondo progetto classificato, con 8 voti, del processo 2022).
Per una piccola parte di queste proposte approvate, i lavori risultano già affidati, avviati o completati. È il caso, ad esempio, della realizzazione di fontanelle pubbliche a Santa Teresa di Riva, della rigenerazione collettiva per la fruizione del Boschetto di Olivarella a San Filippo del Mela e della realizzazione di opere di street art come la Cariatide di Ligama a San Cipirello, il murales di Sposari sulla lavorazione della provola sfoglia a Basicò e, sempre dello stesso artista, “l’Infanzia a colori” a Villafranca Tirrena.
Il sociale è un altro dei temi ricorrenti dei progetti di democrazia partecipata finanziati nel 2023. A Valguarnera Caropepe si è scelto l’abbattimento del costo della mensa scolastica per gli alunni della scuola primaria; a Calatafimi-Segesta finanziata la realizzazione di un’aula inclusiva; a Vicari sostegno economico alle famiglie degli alunni che frequentano le scuole superiori in altri Comuni; a Buseto Palizzolo si premia la lotta al randagismo e il trasporto disabili; ad Aliminusa fondi a una gita sociale per anziani; a Villafrati 20 mila euro destinati a un percorso di orientamento e tirocini di inserimento- reinserimento lavorativo per disoccupati e inoccupati; a Sinagra trasporto sociale e spazio giovani.
Poi c’è la sicurezza, intesa in senso ampio dai sempreverdi defibrillatori di Priolo Gargallo (che prosegue il filone dell’anno scorso) al ponte radio per coordinare le emergenze ad Assoro, dal posto medico avanzato a Ferla all’impianto di sicurezza per l’ospedale Vasquez a Solarino, fino al monitoraggio della qualità dell’aria a Venetico e alla ricerca di inquinanti nei terreni e nelle falde acquifere a Ragusa.
Sono gli eventi però a fare incetta di fondi. “Eppure la realizzazione di eventi non è coerente con quanto indicato dalla legge – sottolinea l’associazione Parliament Watch Italia – Il riferimento normativo è alla necessità di realizzazione di “servizi durevoli”, cosa che gli eventi non sono. Per noi questo è uno dei temi che si deve discutere nell’ambito del percorso verso una nuova legge, che riteniamo sia arrivato il momento di discutere e approvare. Per questo, con la nostra raccolta firme (oltre 3.000 quelle già arrivate) “Scriviamola Insieme” chiediamo alla Regione Siciliana di co-progettare una nuova legge sulla democrazia partecipata, che nasca sulla base dei dati raccolti dal nostro progetto e dalla collaborazione con Comuni e associazioni locali che da anni fanno esperienza nell’ambito dei processi di democrazia partecipata nei propri territori».
Per quel che riguarda gli eventi, la netta predilezione è per il Natale: da “Vivere il verde” a Santa Elisabetta, nell’Agrigentino, all’ormai consueto concerto per la festa patronale di Serradifalco, nel Nisseno; dall’appuntamento annuale con il carnevale di Mirabella Imbaccari, nel Catanese, al Villaggio di Babbo Natale di Villarosa, nell’Ennese; dalla festa della vendemmia di Malfa, nel Messinese, al Beer Festival di Gratteri, nel Palermitano; da “Monterosso Almo in fiore”, nel Ragusano, al convegno internazionale di archeologia a Melilli, nel Siracusano, per finire con la Settimana dell’arte di Alcamo, nel Trapanese.
Fuori classifica per originalità, sia pur motivi opposti, le scelte fatte a Viagrande e Canicattì. La prima destina i poco più di 5 mila euro alla creazione di una canzone incisa dal Piccolo coro S. Maria dell’Idria, proposta che risulta la più votata, non sappiamo da quanti e non sappiamo tra quanti progetti. La seconda trasforma 15 mila euro di fondi della democrazia partecipata 2023 in spese di rappresentanza e stipendi per sindaco, giunta e consiglio comunale. Fa effetto ma si può fare, considerando che per legge i Comuni in dissesto non sono tenuti ad adempiere agli obblighi della democrazia partecipata (comma 1 quater all’art. 6 della L.R. n. 5/2014), dunque possono decidere di utilizzare i soldi come meglio credono, senza alcun vincolo di destinazione.
Alessia Cotroneo
“L’infanzia a colori” di Sposari, via pagina Facebook Orizzonte Comune Villafranca Tirrena.
Le informazioni contenute nell’articolo sono aggiornate al I marzo 2023 e sono il risultato del lavoro di ricerca del progetto “Spendiamoli Insieme”. Se ritieni che siano inesatte o incomplete, segnalacelo con una mail a info@spendiamolinsieme.it e provvederemo a verificarle e ad aggiornarle.