Messina, assegnati i fondi della democrazia partecipata 2024

Messina, assegnati i fondi della democrazia partecipata 2024

La riqualificazione di un’area in via del Carmine nel Villaggio di Contesse, attraverso la realizzazione di un campo a cinque e di un’area giochi, è il progetto vincitore del processo di democrazia partecipata 2024 a Messina. Grazie a 994 preferenze sulle 1997 in totale espresse dai cittadini tra votazioni sul sito istituzionale e dal vivo nelle sei circoscrizioni cittadine, la proposta sarà realizzata con i € 110.705,02 a disposizione della città dello Stretto.

Il progetto vincitore

Il progetto – si legge nei documenti pubblicati dal Comune il 26 novembre – è “frutto dello studio effettuato nell’area interessata insieme ai cittadini della comunità di Contesse. Il villaggio, oltre ad essere il più popoloso della II Circoscrizione, risulta essere anche l’unico dove non esiste una piazza, un’area attrezzata e un impianto sportivo”. Nell’area individuata, “allo stato attuale in totale stato di abbandono e degrado” il progetto prevede la realizzazione di un campo da calcetto sintetico con la relativa recinzione e una illuminazione dedicata, una spaziosa e moderna area giochi, due percossi dedicati alla corsa e la posa di panchine nelle aree relax. Una vera e propria “struttura polivalente”, insomma, fortemente sostenuta dal territorio, a giudicare dal supporto che ha ricevuto: 767 voti sul sito, 227 nell’election day alla II circoscrizione.

Numero di voti alla mano, si tratta dell’unico progetto di democrazia partecipata che quest’anno ha saputo coinvolgere gli abitanti del territorio su cui verrà realizzato, considerando che più di 200 cittadini si sono mossi per votare alla circoscrizione, a fronte di una media di 2-3 per le altre proposte civiche.

Continua a non essere chiaro chi sia il proponente del progetto e neanche il verbale del Tavolo tecnico che ha esaminato la fattibilità delle proposte lo scorso 13 settembre sembra chiarirlo. Dal documento si evince solo che la proposta è stata valutata ammissibile ma necessitava di verifica sulla titolarità dell’area.

Gli altri progetti

Tra i cinque progetti civici che si sono contesi i fondi della democrazia partecipata 2024, si è posizionato al secondo posto con 451 voti “Sport attivo a scuola”, dedicato alla riqualificazione di una parte del cortile scolastico della scuola primaria di Sant’Agata, a cui, come si legge nella delibera di giunta, saranno destinate  eventuali economie residue dopo  l’esecuzione dei lavori della proposta più votata. Terzo con 280 voti “Ceramiche d’amuri”, progetto che prevedeva la collocazione di vasi in terracotta decorati a mano da piazza Castronovo a piazza Cairoli. Quarto con 147 preferenze “Campo Gioco Multifunzione”, che prevedeva l’allestimento di un campo gioco multifunzione nel cortile della scuola “Città di Firenze” di Torre Faro. Quinto con 125 voti “Parcheggio e area giochi per bambini”, volto ad attrezzare uno spazio aperto alla cittadinanza e per attività ludico-ricreative nel rione Montepiselli.

Il processo di partecipazione tappa per tappa

Il processo di democrazia partecipata 2024 si è aperto ufficialmente nella città dello Stretto il I luglio scorso, l’ultimo giorno utile sulla scadenza entro cui, normativa regionale alla mano, i Comuni con risorse superiori a 10 mila euro devono aver almeno avviato la fase di consultazione pubblica dei cittadini. Quest’anno il 30 giugno era domenica, per cui il termine slittava al primo giorno lavorativo successivo, il I luglio appunto.

L’avviso del Sindaco, pubblicato sulla home page del sito istituzionale del Comune di Messina, Sezione Avvisi “Democrazia partecipata”, invitava la cittadinanza a esprimere, entro il 31 agosto, la propria preferenza per l’utilizzo delle somme destinate alla partecipazione dei cittadini.

Dall’8 al 31 ottobre si è aperta la fase di votazione pubblica delle proposte. Spiace notare che ancora l’8 ottobre non fosse stato definito né comunicata la data degli election day nelle circoscrizioni.

Meno di un mese dopo, il 26 novembre, arriva l’esito delle votazioni e l’impegno di spesa per il progetto risultato vincitore, tramite la delibera di giunta con cui si dà comunicazione dell’esito del processo di democrazia partecipata 2024, pubblicata nell’albo pretorio online del Comune di Messina.

L’analisi di Spendiamoli Insieme

Cresce di circa un migliaio rispetto allo scorso anno il numero di Messinesi che ha espresso una preferenza. Nel 2023 erano stati meno di 900, nel 2024 sono 1997. Bene, dunque, perché è un indizio che l’interesse delle persone aumenta o che la comunicazione complessivamente migliora, ma non benissimo. Per una città di circa 220.000 abitanti con una somma così importante a disposizione questi numeri sono ancora bassi.

Fa riflettere ancora di più il tasso particolarmente alto di proposte civiche non ammesse al voto: ben 21 sulle 26 arrivate tramite il portale istituzionale o via pec sono state cassate dal Tavolo tecnico composto dall’Assessore ai servizi al cittadino e da funzionari dei servizi verde pubblico, manutenzione stradale, opere pubbliche, patrimonio e gabinetto del sindaco.

Le motivazioni per le esclusioni rientrano, semplificando, in due macro categorie: proposte non in linea con interventi finanziabili con i fondi della democrazia partecipata (non compatibili per tempistiche, spazi individuati, somme necessarie insufficienti, tipologia d’intervento) oppure tecnicamente non realizzabili o assimilabili ad altri interventi in corso di realizzazione.

Su questo fronte il dato non migliora, anzi si mantiene perfettamente in linea con il 2023, quando ben 10 proposte su 13 erano state cassate. Segno, dal nostro punto di vista, della necessità di prevedere espressamente momenti di co-progettazione tra i proponenti e i tecnici prima che le proposte vengano presentate. Lo stiamo sperimentando da circa due anni nei territori pilota in cui supportiamo le associazioni o le amministrazioni nell’attuazione della legge regionale sulla democrazia partecipata. I cittadini non sono, né posso essere, esperti, devono essere accompagnati nella trasformazione della loro idea in progetto, per preservare il “senso” più che la mera esecuzione materiale, della democrazia partecipata.

D’altra parte, è un bene che tutti i tempi indicati nell’avviso siano stati rispettati e che la fase della presentazione delle proposte civiche sia stata particolarmente lunga, due mesi pieni contro la media regionale di 15 giorni. Ma quanto fatto per informare la cittadinanza è bastato? Nel 2023 Spendiamoli Insieme aveva provato a dare il suo contributo, organizzando in autonomia durante i termini di apertura del processo 7 incontri pubblici di informazione su tutto il territorio cittadino. Quest’anno niente incontri pubblici, nonostante il Regolamento Comunale, modificato nel 2023, li citi come opportunità. Passi in avanti già fatti, dunque, e altri ne restano da fare per la democrazia partecipata a Messina.

 

Alessia Cotroneo

Nell’immagine una foto di Via del Carmine Contesse tratta dall’articolo di Messina Today.