Legge sulla democrazia partecipata, la Regione ha richiesto proposte di modifica da parte di “Spendiamoli Insieme”

Legge sulla democrazia partecipata, la Regione ha richiesto proposte di modifica da parte di “Spendiamoli Insieme”

Il 25 giugno i rappresentanti del progetto Spendiamoli Insieme sono stati convocati a Palermo dalla Regione Siciliana per discutere di adeguamenti alla legge regionale sulla democrazia partecipata.
Era una richiesta avanzata da tempo quella di tornare a parlare di miglioramenti alla legge regionale, a dieci anni dalla sua approvazione. Ed era una richiesta sostenuta dalle migliaia di adesioni raccolte con “Scriviamola Insieme”, la raccolta firme nata con lo specifico obiettivo di “chiedere alla Regione Siciliana di co-progettare una nuova legge che permetta ai Comuni di utilizzare in modo semplice, efficace e realmente partecipativo gli oltre 4 milioni di euro disponibili ogni anno per realizzare progetti presentati e scelti dalla cittadinanza”.

L’audizione, ospitata dalla Commissione Affari Istituzionali dell’ARS, è durata circa 40 minuti ed ha visto in apertura l’intervento di Spendiamoli Insieme e, a seguire, quello di ANCI Sicilia, rappresentata da Mario Alvano, del dirigente generale del Dipartimento Autonomie Locali, Salvatore Taormina, e dell’assessore regionale Andrea Messina.

«Dall’audizione è emerso che la legge sarà presto modificata con l’eliminazione delle sanzioni previste per i Comuni inadempienti», spiegano i rappresentanti di Spendiamoli Insieme «Eliminare le sanzioni è la richiesta degli uffici regionali, per ragioni di snellimento burocratico dato che è ritenuto troppo faticoso il lavoro di calcolo delle stesse sanzioni, ed è possibile che trovi d’accordo molti Comuni che non hanno mai preso davvero a cuore l’opportunità di coinvolgere la cittadinanza offerta dalla legge regionale sulla democrazia partecipata. Così abbiamo chiesto di poter introdurre modifiche alla legge che da una parte compensino il danno che deriva dall’eliminazione delle sanzioni e dall’altro permettano ai processi di democrazia partecipata di svolgersi in maniera certa, chiara, efficace ed inclusiva. Senza le sanzioni probabilmente il numero totale di processi in Sicilia diminuirà. Ma scompariranno anche i processi svolti dai Comuni senza un reale impegno ad aprire alla partecipazione popolare, quelli con numeri di partecipazione bassissimi mentre secondo noi resteranno in piedi processi partecipativi virtuosi che con Spendiamoli Insieme continueremo a supportare e a raccontare». Entro il 9 luglio Spendiamoli Insieme invierà alla Regione le proposte di modifica.
«Chiederemo tempi di attuazione certi e l’istituzione di una “Settimana della Democrazia Partecipata in Sicilia”, disponibilità di somme certe e la convocazione obbligatoria di assemblee pubbliche aperte alla cittadinanza durante le fasi di proposta e votazione. E insieme a queste richieste invieremo alla Regione le firme raccolte a sostegno di una buona modifica della legge con “Scriviamola Insieme”».