Sono stati 183 i Comuni sanzionati per mancata spesa (totale o parziale) dei fondi di democrazia partecipata del 2021. Ma gli altri 208 Comuni siciliani come si sono comportati? “Spendiamoli Insieme”, dopo aver analizzato le situazioni nei Comuni “sanzionati”, getta ora lo sguardo sulle città che, non essendo state “multate”, secondo la Regione nel 2021 hanno fatto tutto bene.
Per 160 Comuni il monitoraggio civico conferma le risultanze regionali: i processi si sono svolti e completati.
Per 48 Comuni, invece, risultano incongruenze più o meno gravi, stando ai documenti ufficiali e alle rassegna stampa pubblicati e aggiornati quotidianamente su questo sito.
Possibile che per tutti questi Comuni il nostro team di monitoraggio abbia “mancato” le pubblicazioni? Possibile, certo. Forse le pubblicazioni sono state fatte per pochi giorni oppure messe in sezioni poco visibili dei siti web istituzionali. Val la pena però ricordare che la normativa impone che tutte le fasi del processo siano “adeguatamente pubblicizzate sul sito istituzionale dell’ente”.
Possibile che tutti questi Comuni fossero in dissesto nel 2021? Va ricordato che la legge regionale esenta i Comuni “in stato di dissesto alla data dei provvedimento di assegnazione dei fondi” dall’obbligo di svolgere i processi di democrazia partecipata. Questi Comuni, dunque, non possono essere sanzionati. Detto questo, la tabella della Regione Siciliana con l’elenco dei Comuni sanzionati per il 2021 riporta (con un *) i Comuni in stato di dissesto. Sono in tutto 7 e nessuno è nel nostro elenco. Non ci risulta un elenco ufficiale dei Comuni in stato di dissesto, né aggiornato ad oggi né relativo agli anni passati, per cui non possiamo realizzare una ulteriore verifica, tuttavia invitiamo tutte le amministrazioni interessate a comunicarcelo e aggiorneremo tempestivamente l’articolo.
Zero attività in 15 Comuni
Non abbiamo rintracciato nulla, né documenti ufficiali (non è stato trovato il Regolamento, obbligatorio per legge a partire dal 2019, non sono stati trovati gli avvisi e neanche gli esiti dei processi) né rassegna stampa che attesti lo svolgimento del processo di democrazia partecipata 2021 in 15 città non sanzionate dalla Regione. Si tratta di: Aragona nell’Agrigentino; San Cataldo nel Nisseno; Leonforte e Piazza Armerina nell’Ennese; Maniace, nel Catanese; Castell’Umberto, Gualtieri Sicaminò, Leni, Mazzarrà Sant’Andrea (edit: il Comune di Mazzarrà Sant’Andrea era in stato di dissesto nel 2021 e dunque non obbligato a svolgere il processo di democrazia partecipata), Pettineo nel Messinese; Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Terrasini e Trabia nel Palermitano; Castelvetrano nel Trapanese.
Tra questi, parecchi non hanno mai svolto e tuttora non svolgono i processi di partecipazione. In testa a tutti Casteldaccia, uno dei centri da sempre grigi sulla nostra cartina, perché dal 2016 ad oggi non ha mai attivato il processo di democrazia partecipata, a quanto ci risulta. Seguono Castelvetrano, per cui l’unica notizia in questi anni, del 2023, è la delibera con la proposta di Regolamento sulla partecipazione da parte della Giunta, Piazza Armerina che ha avviato il processo, restituendo però tutti i fondi, nel 2018, e Mazzarrà Sant’Andrea, la cui unica spesa (parziale) risale al 2016.
Solo il regolamento in 17 Comuni
“Spendiamoli Insieme” ha trovato, sì, il Regolamento, ma solo quello, non rintracciando altro dei processi veri e propri in 17 centri non sanzionati. Si tratta di:Ravanusa nell’Agrigentino; Butera e Riesi nel Nisseno; Buscemi , Pachino e Rosolini nel Siracusano; Capo d’Orlando, San Salvatore di Fitalia e San Teodoro nel Messinese; Cerda, Monreale nel Palermitano; Giarratana e Ispica nel Ragusano; Giarre, Licodia Eubea, Trecastagni e Vizzini nel Catanese.
Senza esito 16 Comuni
Sono 16 i Comuni per i quali il team di monitoraggio civico non ha rintracciato i risultati dei processi di democrazia partecipata 2021. Cosa che non significa necessariamente che non siano stati completati. Potrebbe darsi, nella migliore delle ipotesi, che i risultati finali, con l’assegnazione dei fondi, siano poco visibili sui siti comunali oppure del tutto non pubblicati. Nella peggiore, che i processi effettivamente non si siano conclusi con l’impegno di spesa per la realizzazione di uno o più progetti civici da finanziare. Ma anche qui val la pena approfondire. Si tratta di: Montevago nell’Agrigentino; Blufi, Ficarazzi, Sclafani Bagni (senza Regolamento), Torretta nel Palermitano; Casalvecchio Siculo, Ficarra, Montagnareale (senza Regolamento), Nizza di Sicilia, Pagliara, San Marco d’Alunzio, Tusa e Ucria nel Messinese; Cassaro nel Siracusano; Castiglione di Sicilia nel Catanese; Monterosso Almo nel Ragusano.
Alessia Cotroneo