Il “totale” è di più di 90 processi avviati, con centinaia di progetti proposti dalla cittadinanza per la cui realizzazione è stato impegnato oltre 1 milione di euro. Tanti anche i nuovi Regolamenti approvati, come da obbligo di legge regionale che impone ai Comuni di dotarsi di un documento che regoli l’utilizzo dei fondi messi a disposizione per il coinvolgimento della cittadinanza. Ecco il il report di Spendiamoli Insieme con tutti i dettagli sulla democrazia partecipata 2023 nei 143 Comuni delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Siracusa, Ragusa e Trapani. Si tratta di numeri che raccontano una legge in salute, da difendere e rafforzare, come “Spendiamoli Insieme” sta tentando di fare, attraverso la raccolta di firme “Scriviamola Insieme”.
Nell’Agrigentino la “capitale” si rimette in moto dopo anni di stasi
31 processi avviati nei 43 dai Comuni del Libero Consorzio di Agrigento nell’anno appena trascorso. 23 di questi processi si sono conclusi con il finanziamento di 35 progetti civici, con un impegno di spesa complessivo di circa 320 mila euro. Ad oggi mancano solo 3 Regolamenti, quelli di Aragona e Favara che sono praticamente fermi da sempre, e quello di Campobello di Licata, che invece svolge ogni anno il processo di democrazia partecipata utilizzando i fondi destinati.
Le note positive sono però anche altre. In particolare, anche grazie al supporto di Spendiamoli Insieme, che proseguirà nel 2024, la “capitale” Agrigento, dopo anni e anni di assoluta stasi, nel 2023 ha approvato modifiche al Regolamento, datato 2017 e nel 2024 rimetterà in moto il proprio processo.
Nell’Agrigentino c’è anche un caso particolare che val la pena di segnalare: Grotte, dove anno dopo anno si registra una grande partecipazione (nel 2023 hanno votato per la democrazia partecipata 605 cittadini, oltre l’11% dell’intera popolazione) e un grande impegno del Comune (tempistiche rispettate, documenti pubblici, esito reso noto con grande puntualità). E Grotte ha già aperto il processo 2024.
Nel Nisseno alcune prime volte tra Regolamenti nuovi e modificati
Nel 2023 nei 22 Comuni del Libero Consorzio di Caltanissetta sono stati 23 i progetti finanziati a esito dei 13 processi conclusi su 16 avviati. L’impegno di spesa ricavato dai documenti reperiti è stato di circa 240 mila euro. Nell’area manca ancora il Regolamento di Acquaviva Platani che comunque svolge i processi. Ma altri Comuni si sono mossi per migliorarsi. Nel 2023 risulta infatti approvato il Regolamento di Montedoro, che nel biennio precedente non aveva svolto i processi di democrazia partecipata e invece nell’anno appena trascorso ha pubblicato l’avviso (con scadenza molto ritardata, il 12 gennaio di quest’anno). Risulta varato anche il Regolamento di San Cataldo, che era rimasto inadempiente praticamente da sempre, e nel 2023 ha invece svolto l’intero processo fino alle votazioni (si è in attesa ora del risultato definitivo con l’assegnazione dei finanziamenti). A Resuttano infine il Regolamento, che già c’era dal 2017, è stato modificato decisamente in meglio proprio nel 2023. Tra le principali novità l’istituzione della fase di votazione (attraverso un’Assemblea cittadina) che prima letteralmente non c’era con il risultato che i progetti da finanziare venivano scelti dal Comune.
Nell’Ennese il Comune che si assume l’onere della progettazione
Venti Comuni, 17 processi avviati di cui 16 conclusi, 37 progetti finanziati, un impegno di spesa di circa 180 mila euro: così il quadro del Libero Consorzio di Enna. Qui nel 2023 a controbilanciare i 2 Regolamenti ancora mancanti di Piazza Armerina, inadempiente da sempre, e Sperlinga, che comunque il proprio iter di democrazia partecipata lo svolge, c’è il caso di Nissoria, che, dopo essere stata da sempre assente sul tema, nell’anno appena concluso approva il proprio Regolamento. Ma non è tutto. A Gagliano Castelferrato, a meno di un anno dall’approvazione, il Regolamento viene modificato prevedendo che i progetti veri e propri delle opere proposte e votate dai cittadini vengano redatti dagli uffici comunali.
Per concludere in bellezza ecco Leonforte, che si “sveglia” per la prima volta e, dopo essersi dotata del Regolamento nel 2022, nel 2023 attua il suo primo processo di democrazia partecipata raccogliendo 11 proposte, ammettendone al voto 9, “conquistando” 1701 votanti. Numeri alti anche ad Assoro, con 1492 preferenze espresse.
Nel Ragusano il Comune che si corregge per garantire le votazioni
Nel Libero Consorzio di Ragusa, storicamente molto attento alla democrazia partecipata, il 2023 è l’anno in cui vengono avviati 10 processi, di cui 9 si sono completati, e vengono finanziati 17 progetti civici, per un impegno di spesa totale di circa 150 mila euro. Nel Ragusano, mentre manca ancora all’appello il Regolamento di Vittoria, dove comunque il processo si è svolto (con 12 proposte ammesse a votazione e 1963 preferenze espresse), c’è da segnalare il caso di Chiaramonte Gulfi, che Spendiamoli Insieme ha supportato nel corso del 2023.
La cittadina aveva approvato il proprio Regolamento nel 2022, ma meno di un anno dopo procede a modificarlo per inserire quanto previsto dalla legge regionale: “la votazione delle proposte ammesse spetta alla cittadinanza che deve essere messa nelle condizioni di esprimere una preferenza”. Ed è sempre nel 2023 che Chiaramonte Gulfi svolge per la prima volta il processo di democrazia partecipata. 12 le proposte ammesse al voto, con oltre 400 voti raccolti durante una assemblea cittadina.
Nel Siracusano il Comune “campione” di partecipazione
Nel Libero Consorzio di Siracusa qualche nota dolente in più: su 21 Comuni nel 2023 sono stati attivati solo 13 processi e ne sono stati conclusi solo 9, mentre ancora non c’è il Regolamento di democrazia partecipata di Augusta. Comunque sia, nel corso dell’anno i Comuni attivi sono riusciti ad assegnare i finanziamenti a 20 progetti. E l’impegno di spesa è tutt’altro che residuale, soprattutto se si considera il numero esiguo di processi completati. Si tratta infatti di un totale di circa 200 mila euro. A Siracusa è il momento della votazione, i progetti ammessi al voto sono stati presentati l’8 gennaio. Il voto si svolgerà sulla piattaforma messa a disposizione da “Spendiamoli Insieme”.
Nel siracusano val la pena di mettere in evidenza il caso di Solarino. La cittadina è infatti una sorta di campione di partecipazione. Per dirne una nel 2023 tutte e otto le proposte arrivate al Comune sono state ammesse alla votazione e tutte e otto sono state presentate da associazioni attive sul territorio. Per dirne un’altra, per scegliere i progetti si sono raccolti 1261 voti validi, pari a più di un sesto dell’intera popolazione (7725 abitanti). E alla fine si sono finanziati per intero i tre progetti più votati e parzialmente il quarto progetto. Il tutto con poco più di 12 mila euro.
Nel Trapanese approva il Regolamento il più “nuovo” dei Comuni siciliani
È di 300 mila euro circa il totale delle somme impegnate in progetti di democrazia partecipata nel 2023 nel complessivo dei 25 Comuni del Libero Consorzio di Trapani. I fondi sono stati appostati a valle di 17 processi conclusi su 18 avviati e vanno a finanziare ben 48 progetti. Nel Trapanese manca un solo Regolamento, quello di Castelvetrano .
Ad Alcamo nel 2023 si modifica il Regolamento e vengono ammesse alla presentazioni di progetti anche le associazioni e non solo i singoli cittadini, com’era invece nel precedente Regolamento. Ma nel Trapanese l’anno scorso è successo qualcos’altro di molto significativo. Si è dotato di Regolamento di democrazia partecipata il 391° Comune siciliano, il più “nuovo”, Misiliscemi, “nato” ufficialmente nel febbraio del 2021. Il Regolamento di Misiliscemi è stato approvato nel novembre 2023.
Iria Cogliani
Veduta di Solarino, foto di I, Azotoliquido, via Wikipedia
I dati contenuti nel pezzo sono aggiornati al 5 gennaio 2024