Fino al 31 agosto cittadine, cittadini e associazioni del Comune di Chiaramonte Gulfi possono presentare proposte su come spendere i 13.500 euro messi a disposizione dalla legge regionale sulla democrazia partecipata, che obbliga tutti i Comuni siciliani a utilizzare almeno il 2% dei trasferimenti regionali annui coinvolgendo i cittadini nella scelta delle azioni da realizzare.
Per il piccolo centro del Ragusano questa è una “prima volta”: dal 2014 ad oggi l’ente ha immancabilmente restituito i fondi alla Regione a causa della mancata attivazione del processo.
Anche per questa ragione, il progetto “Spendiamoli Insieme” dell’associazione Parliament Watch Italia (dedicato al buon uso dei fondi della democrazia partecipata in Sicilia), ha accolto l’invito dell’amministrazione comunale ad affiancarla nel percorso di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza, indispensabile per realizzare processi davvero partecipati e inclusivi.
Il primo atto è stato l’aggiornamento, a giugno, del Regolamento comunale per la democrazia partecipata, approvato l’anno scorso ma che necessitava di modifiche per essere pienamente rispondente alle indicazioni della legge 5/2014 e successive integrazioni. A seguire, tra luglio e agosto, sono stati organizzati un’assemblea pubblica nella principale piazza cittadina e un incontro di co-progettazione alla presenza dei tecnici comunali. Così, oltre alle domande generali sul funzionamento dell’avviso pubblico, cittadine e cittadini interessati hanno potuto entrare più nello specifico delle proposte che intendono presentare, con quesiti tecnici e richieste di suggerimenti utili.
“Dopo questi incontri – sottolinea il consigliere comunale Giovanni Garretto – ci aspettiamo almeno una decina di proposte civiche ma ci auguriamo che la cittadinanza ci stupisca ulteriormente in questi ultimi giorni di apertura dell’avviso. Un altro dato incoraggiante è che, per quanto anticipato dagli stessi proponenti nel corso degli incontri, si tratta di proposte tutte molto diverse tra loro, ideate da persone con differenti background, esigenze ed età media: ci sono genitori e insegnanti, anziani della Società operaia di mutuo soccorso, giovani tra i trenta e i quarant’anni, gruppi attivi nel volontariato ambientale. Al di là delle proposte che poi incontreranno il favore della città, è importante sottolineare che queste idee resteranno patrimonio di tutti e, se valide, potranno eventulmente essere sviluppate anche con altri fondi. Un altro elemento da non sottovalutare è che non sono le dimensioni del gruppo a decretare i vincitori ma la validità della proposta che incontrerà il più vasto consenso popolare“.
Tra le domande ricorrenti:
- Si possono presentare proposte relative a eventi o iniziative di marketing e promozione territoriale? Sì, purché di chiaro interesse per la città, poi i tecnici comunali valuteranno, caso per caso, l’ammissibilità delle singole proposte.
- È possibile proporre azioni o eventi in spazi non di proprietà comunale? È preferibile proporre, nei casi in cui è possibile e salvo specifiche esigenze o motivazioni, l’utilizzo di spazi di pertinenza comunale.
- Può essere utile allegare alla proposta computi metrici, preventivi, indicazioni più specifiche che aiutino i tecnici comunali a valutare la fattibilità della proposta? Assolutamente sì, anzi ogni indicazione ulteriore è incoraggiata.
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