Tra i Comuni che hanno l’obbligo di avviare l’iter di democrazia partecipata entro il 30 giugno, perché dispongono di fondi annuali dai 10 mila euro in su, una quarantina sono già in regola: 25 perché hanno pubblicato l’avviso con ciò attivando il processo e una quindicina perché il processo lo hanno non solo attivato ma anche concluso.
Iter attivato e in corso
Tempestivi e rispettosi della scadenza sono stati Avola nel Siracusano e Catenanuova nell’Ennese, che hanno ciascuna poco più di 30 mila euro a disposizione per la propria democrazia partecipata, e poi, nella fascia tra 20 e 30 mila euro, Santo Stefano di Camastra nel Messinese e Siculiana nell’Agrigentino.
Tra i 10 e i 20 mila euro ecco Bivona, Cianciana, Montallegro, Racalmuto, Santo Stefano Quisquina, Sciacca nell’Agrigentino, Delia nell’area di Caltanissetta, Acireale nel Catanese, Cesarò, Francavilla di Sicilia, Malfa, Montalbano Elicona, San Marco D’Alunzio, San Piero Patti, Santa Teresa di Riva, dove si è votato per scegliere il progetto da finanziare a inizio giugno, Saponara nel Messinese, Collesano e Mezzojuso nel Palermitano, Regalbuto nell’Ennese, Monterosso Almo nel Ragusano, Solarino nel Siracusano.
I Comuni sprint nel Catanese
Nel Catanese Misterbianco ha concluso l’iter a tempo record per un fondo di 25 mila euro. A “vincere” sono stati il progetto di riqualificazione del centro parrocchiale presentato dalla Parrocchia S. Carlo Borromeo, a cui sono destinati 15 mila euro, e l’intervento di videosorveglianza e colonnine di ricarica usb per smartphone/tablet/pc proposto da Emanuele Di Caudo, per il quale si spenderanno 10 mila euro.
Con poco più di 10 mila euro disponibili, ha chiuso il proprio iter, sempre nell’area etnea, anche Sant’Agata Li Battiati, che quest’anno ha approvato il regolamento di democrazia partecipata ma non è “partita” benissimo sul fronte della partecipazione. La cittadinanza infatti è stata chiamata a votare su 3 proposte presentate rispettivamente da 2 gruppi consiliari e dal sindaco. Il senso della democrazia partecipata, e della normativa regionale che la regola, sarebbe invece che a proporre gli interventi siano piuttosto cittadini, associazioni, reti civiche… Comunque sia, a essere finanziata sarà la riqualificazione della pavimentazione antitrauma del Parco Comunale.
Rimanendo all’ombra del vulcano, non è chiaro quello che è accaduto a Fiumefreddo di Sicilia dove – per risorse pari a 14 mila euro – sembra che le proposte siano state presentate dal Comune in un’assemblea pubblica per poi essere votate dai cittadini. Come che sia, verranno finanziati assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni disabili, installazione di tre fontanelle sul lungo mare di Marina di Cottone, gestione straordinaria degli alberi ad alto fusto all’interno delle scuole pubbliche, realizzazione di un gazebo in legno da collocare in Piazza Diana, installazione di cestini per escrementi canini con porta sacchetti.
E c’è anche Mirabella Imbaccari con i suoi 14.700 euro. Qui succede – stando ai documenti del Comune – che l’area tematica scelta dai cittadini è quella dello sviluppo economico e turismo e che “le proposte progettuali riguardano tutte l’organizzazione del Carnevale per l’anno 2023, dando più o meno enfasi ad uno a un altro aspetto dell’evento”. La conclusione è ovvia: con i fondi di democrazia partecipata si realizzano le manifestazioni del Carnevale.
I “velocisti” del Messinese
Anche a Venetico nel Messinese i giochi sono fatti. Con fondi complessivi di 10 mila euro e una spesa effettiva prevista di 7 mila, si farà il monitoraggio della qualità dell’aria voluto dall’ Associazione Tirreno 20.22. Peccato che siano stati presentati solo 2 progetti e che solo uno, appunto quello “vincitore”, sia stato ammesso.
Niente votazioni pure a Capri Leone, dove vengono ammesse al finanziamento, che in totale è di 15 mila euro e rotti, tutte le proposte presentate: trasporto disabili, progetti per scopi sociali, borse di studio per alunni meritevoli, corso BLS per la popolazione e pulizia strade, piazze, parchi, aiuole e altre pertinenze comunali.
A San Fratello (14.500 euro a disposizione) la popolazione è stata chiamata a scegliere solo l’area tematica. Quest’anno la scelta è caduta su “Attività sociali, scolastiche, educative, culturali, sportive e religiose”. Dopo di che, con un passaggio non meglio specificato, il progetto effettivamente finanziato è quello presentato dalla Pro Loco e denominato “Intrattenimento sanfratellano”.
A Furci Siculo (15.855,66 euro) sono state presentate 9 proposte, almeno così le definisce il documento ufficiale del Comune, tutte riguardanti l’area “Ambiente, ecologia, sanità”. Sembrerebbe, anche in questo caso, che si tratti di preferenze su un’area tematica più che di proposte vere e proprie. Il risultato è che i soldi verranno spesi per attrezzare il territorio comunale di gazebi completi di tavoli e panche, e, con eventuali somme residue, pannelli autoportanti per affissioni.
Il processo porta alla selezione della sola area tematica e non di un progetto specifico pure a Naso dove peraltro il Comune non ha specificato il “quantum”. Quale che sia questo “quantum”, si sa comunque che verrà utilizzato per “Infrastrutture Scolastiche”.
Tutt’altra storia a Torrenova che invece fa tutto bene e non salta alcun passaggio. Questi i numeri: 18.500 euro a disposizione, 5 proposte presentate dai cittadini, 1 incontro pubblico per illustrare le proposte su cui poi si va a votazione, 428 votanti per la scelta del progetto vincitore, 401 voti di preferenza al progetto di manifestazioni musicali e socio culturali aggregative e relativa promozione presentato dalla Pro Loco.
I più celeri del Palermitano e del Ragusano
Se il grosso dei Comuni “velocisti” sta nel Catanese e nel Messinese, anche l’area di Palermo e quella di Ragusa hanno qualche Comune che ha completato il proprio iter.
È successo, per esempio, a Caltavuturo nel Palermitano. Solo che qui – a valere su risorse per 19 mila euro – il Comune propone e i cittadini possono solo scegliere quale tra le proposte del Comune gradiscano di più. Quest’anno la preferenza è caduta sulla manutenzione ordinaria del campo di calcetto e tanto basta. E sempre nell’area di Palermo, a Marineo sono state presentate 3 proposte e tutte trovano accoglienza: l’ Associazione SETA ne firma due, Marineo Vivibile e Marineo Sicura; AGESCI gruppo Marineo 1 firma la terza, Riqualifica dell’area del boschetto.
Nel Ragusano si tratta infine di Comiso e Santa Croce Camerina. A Comiso, che è ancora senza regolamento per la democrazia partecipata, c’è una particolarità: i progetti sono finanziati dal Comune in misura pari al 60%, una sorta di co-finanziamento rispetto ai soggetti che presentano le proposte. I 22 mila euro disponibili quest’anno serviranno quindi a mettere in piedi un bel po’ di iniziative, esattamente tutti e 7 i progetti presentati (e non si va a votazione): “L’arte incontra la Psicoanalisi: La Morfoanalisi” dell’Associazione International Big Ben Art Gallery, “Visioni a catena” di Marco Distefano, “Rinvenimento mediante scavo dei resti di Padre Pietro Palazzo e messa in sicurezza del sito” della Pro Loco, “Ristampa anastatica in unico volume dei Bollettini della Biblioteca Comunale” del Club per l’UNESCO, “Valorizzazione e migliore fruizione del Parco di Cava Porcaro con le relative pertinenze” di M.A.S.C.I., “Comiso e dintorni – tra immagini e racconto (2° edizione)” di Alessandro di Salvo, “Comiso Poly – Ricreare una società dove il gioco è il centro della socializzazione” dell’Associazione Gi.Rotondo APS.
A Santa Croce Camerina le risorse disponibili sono di 13 mila euro, le proposte presentate sono 9, le proposte ammesse sono 5. Alcune di queste vengono raggruppate, sembrerebbe, e alla fine si finanziano interventi per lo sviluppo economico, spazi e aree verdi, attività culturali dell’Associazione Il Corno Francese Blu e “Il Passamano Fiorito” di Veronica Puccia. Neanche a dirlo: nemmeno a Santa Croce Camerina si è votato.
Iria Cogliani
Le informazioni contenute nell’articolo sono aggiornate al 19 giugno 2023.
In foto: Panorama di Comiso. In primo piano la Chiesa Madre di Edino48, Wikimedia Commons.