Quando la democrazia partecipata entra a scuola e diventa un percorso di educazione civica per studenti è una buona notizia e la scuola diventa una palestra in cui gli under 18 possono allenarsi per diventare cittadini. Quando inoltre la scuola spalanca le porte e invita gli amministratori del territorio e la comunità locali a parlare di pratiche partecipative, allora diventa vero motore di cambiamento sociale.
In quest’ottica, mercoledì 3 maggio, alle ore 10, nell’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “Sciascia – Fermi” di Sant’Agata di Militello, 40 studentesse e studenti delle classi 3A, 3B, 4B, 4D del Liceo Scienze Umane incontrano gli amministratori dei 14 Comuni in cui vivono per discutere dell’applicazione della legge regionale siciliana sulla democrazia partecipata.
Dall’inizio del 2023, nell’ambito di un progetto PCTO, “Spendiamoli Insieme” lavora con queste classi in un percorso di educazione civica finalizzato a rendere gli studenti protagonisti consapevoli e attivi dei processi di democrazia partecipata del proprio territorio. Le attività si sono divise in due filoni principali. Il primo ha riguardato l’analisi di come è applicata (se è applicata) la legge sulla democrazia partecipata nei 14 Comuni di residenza dei giovani: Acquedolci, Brolo, Capri Leone, Caronia, Castell’Umberto, Galati Mamertino, Reitano, San Fratello, San Marco d’Alunzio, Sant’Agata di Militello, Sant’Angelo di Brolo, Santo Stefano di Camastra, Tortorici, Tusa. Sulla base di queste analisi, il prossimo 3 maggio, 40 studenti tra i 15 e i 17 anni presenteranno ai propri amministratori alcune proposte per migliorare l’applicazione della legge e così favorire una partecipazione più ampia ed efficace.
Soprattutto, ci si concentrerà sulla possibilità di far partecipare a questi processi le persone dai 15 anni in su, come già accade in oltre 170 Comuni Siciliani. Allo stato attuale, sui 14 Comuni presi in esame, soltanto 3 oggi aprono la partecipazione anche ai minorenni.
Nelle loro relazioni, studentesse e studenti prenderanno in esame anche altri aspetti dell’applicazione della legge regionale 5/2014 (e successive modifiche), che obbliga tutti i Comuni a coinvolgere la cittadinanza sulla scelta delle azioni da realizzare con una parte, almeno il 2%, dei trasferimenti regionali annui. Nei 14 Comuni coinvolti si tratta in totale di circa 150.000 euro ogni anno. Ad esempio, sarà evidenziato se è rispettato il diritto della cittadinanza a presentare proposte e, successivamente a votarle e ancora se le informazioni sulla democrazia partecipata sono adeguatamente pubblicate sul sito internet del Comune.
All’incontro sono stati invitati sindaci e assessori dei 14 Comuni e la partecipazione è aperta a tutte le persone interessate.